Pau Casals - Un musicista per la pace
all'interno del progetto
I luoghi della guerra visti con gli occhi della pace
La figura di Pau Casals, il violoncellista e compositore catalano, trai massimi interpreti dei valori di pace, giustizia e libertà del XX secolo, è al centro del ricco programma di iniziative promosse dall'associazione cividalese "Sergio Gaggia" per ricordare la grande guerra.
Il violoncellista catalano Pau Casals (1876-1973) è una grande personalità non solo musicale del secolo scorso, strenuo difensore e paladino dei valori di pace, indipendenza, libertà e giustizia. Sua è la doppia candidatura al premio Nobel della Pace (nel 1956 e nel 1958), suo è l’inno musicale dell’ONU, suoi sono i memorabili interventi tenuti nel 1958 e nel 1971 alle Nazioni Unite in piena Guerra Fredda a favore della pace e a lui sono andati alcuni dei massimi riconoscimenti statunitensi, come la United States Medal of Freedom e la United Nations Peace Medal, ricevute nel '63 e nel '71.
Dal suo instancabile e costante impegno per la pace ha tratto ispirazione l’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale, realizzando un omaggio che non ha precedenti in Regione e Italia col il Festival Pau Casals, un musicista per la pace.
Il ricco calendario di iniziative è a sua volta una fondamentale costola di un più ampio progetto dal titolo I luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace, tra i pochissimi ad aver goduto dello specifico finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia in occasione del Centenario del primo conflitto bellico, promosso dall'Assessorato alla cultura del Comune di Cividale del Friuli, capofila di una cordata di numerosi altri enti.
"L’amore per il proprio Paese è una cosa splendida. Ma perché l’amore dovrebbe fermarsi al confine? Tutti siamo foglioline del medesimo albero e l’albero è l’umanità". Così recitava il violoncellista e compositore Casals, il folle pasionario della pace a cui l'associazione cividalese dedica questa corposa ed interessante iniziativa.
Sviluppata in sinergia col Festival francese Casals di Prades, manifestazione musicale estiva tra le più importanti al mondo, Pau Casals, un musicista per la pace presenterà tra l'altro in novembre una inedita mostra fotografica con bellissime immagini e celebri motti del musicista catalano presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli. L'inaugurazione sarà impreziosita da una conferenza sulla sua figura tenuta dall'attuale responsabile del Festival Casals di Prades, Michel Lethiec. Ma è la musica, assieme alla parola ad essere la prima protagonista in ottobre dell'iniziativa; infatti a Corno di Rosazzo, San Michele del Carso, Bottenicco di Moimacco, Caporetto e nella stessa Cividale – tutti luoghi che portano le tracce indelebili della Grande Guerra – si potranno ascoltare una serie di capolavori cameristici (tra cui il quintetto per archi di Schubert e il sestetto per archi di Brhams) eseguiti da un gruppo di eccezionali musicisti ospiti, uniti a dei reading di testi originali strettamente inerenti alle location degli appuntamenti, curati da Gianfranco Di Primio e interpretati dall'attore Maurizio Fanin (uno dei protagonisti del recente Zoran, il mio nipote scemo).
Il Festival si aprirà il 12 di ottobre presso il Salone degli stucchi della Società Operaja conla proiezione del film muto Das Cabinet des Dr. Caligari di Robert Wiene (1919), specchio della società tedesca del periodo bellico, unito alla colonna sonora di recentissima composizione dell'israeliano Yuval Gotlibovich: un'esperienza di visione e ascolto assolutamente inedita per l'Italia, offerta al pubblico regionale dallo stesso autore assieme al fenomenale violoncellista David Cohen.
Completano il cartellone del Festival l'esecuzione integrale delle 6 Suites per violoncello di Bach, affidata ai migliori talenti della prestigiosa scuola cellistica di Rovigo, in collaborazione con il Festival Rovigo Cello City, mentre testimonial ideale di Pau Casals, un musicista per la pace sarà Guido Zaccagnini, che concluderà l'iniziativa sabato 31 gennaio. Il noto musicologo e conduttore radiofonico RAI, cui sono state affidate le serie di trasmissioni radio e TV sulla Grande Guerra in onda su RAI Radio 3 e RAI 5, terrà infatti da par suo una lectio magistralis sul tema "I suoni della guerra", con video e ascolti.
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