Sempre un grande successo la ricostruzione musicale di Vladimir Mendelssohn
La Pantomima Rinata (la Faschingpantomime KV 446 di Mozart, storica produzione Gaggia) troverà più repliche nel 2024. Le prime si sono svolte rispettivamente il 18 maggio a Mondovì e il 19 maggio ad Asti, ospitate dall'Academia Montis Regalis e dai Musici di Santa Pelagia in due bellissime e storiche sale. Il quartetto d'archi Chagall collabora per la prima volta in questa produzione. Di seguito il testo che è stato proposta dalla stampa piemontese...
Tra i compositori più noti anche tra chi non ha mai messo piede in una sala da concerti spicca senza dubbio il nome di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui tutti abbiamo sentito qualche melodia, magari per averla ascoltata in un jingle televisivo o nella colonna sonora di film famosi come La mia Africa o Elvira Madigan. Gli appassionati più seri possono vantarsi di conoscere parecchi lavori del grande Salisburghese, magari un centinaio, tra sonate per pianoforte, quartetti per archi, messe, sinfonie, concerti solistici e opere teatrali, ma quasi nessuno può affermare di avere ascoltato tutte tutte le 626 opere del vasto canone mozartiano, circostanza che lascia molto spazio a chi desidera andare alla scoperta della produzione minore di uno dei più grandi protagonisti della storia della musica.
Una buona occasione in questo senso viene offerta dal cartellone di Mondovì Musica, che sabato 18 maggio alle 18 in Sala Ghislieri di Mondovì proporrà la Faschingpantomime K. 446, una pantomima di rarissimo ascolto scritta da Mozart nel 1783, di cui ci è pervenuta solo la parte del primo violino, con qualche indicazione dell’azione. Troppo poco per realizzarne una versione vicina all’originale, ma abbastanza per spingere il celebre musicologo e scrittore Quirino Principe a immaginare come avrebbe potuto essere questo frutto del genio teatrale di Mozart. Ne è derivata una brillante farsetta dai toni mossi e molto gradevoli, che ci restituisce l’immagine di un Mozart forse meno grandioso del solito, ma ricco di verve e di divertita malizia nel mettere in scena vicende pensate per strappare un sorriso – merce di cui nel nostro mondo si sente un bisogno sempre più disperato. Le parti degli altri strumenti – secondo violino, viola, violoncello e fortepiano – sono state ricostruite dal violista e compositore Vladimir Mendelssohn sulla base dello stile di Mozart. Tutto questo senza alcuna pretesa di aver fatto una “riscoperta storica”, ma con il semplice desiderio di ridare vita a un Mozart estremamente gradevole nella sua divertita umanità.
A riproporre questa brillante farsetta saranno gli attori Roberta Colacino, Manuel Buttus e Maurizio Zacchigna, che per l’occasione saranno accompagnati dal Quartetto Chagall, considerato da molti addetti ai lavori una delle più interessanti giovani formazioni cameristiche oggi in circolazione, e dal pianista friulano Andrea Rucli, al quale va attribuito gran parte del merito di questa primizia mozartiana.